martedì 9 dicembre 2008

L'IMPIANTO DI VERIFICA DELLA NORMA CEI 81-10 E' INCONSISTENTE, n. 3 - Programma di lavoro

Vogliamo dare giustificazione dettagliata della nostra valutazione di inconsistenza della procedura di verifica che la norma CEI 81-10/2 sulla protezione contro i fulmini ci propone. Ci vorrà molta pazienza, ma possiamo provarci. Nel blog all'indirizzo www.tedeschigiancarlo.blogspot.com abbiamo commentato già la grandezza Nt, così come ci viene proposta dai normatori del CEI e secondo le considerazioni esposte in tre appositi post abbiamo concluso che il suo valore sia mediamente sopravalutato di circa 2 volte.
Andremo ad esaminare uno per uno gli altri fattori ( sono almeno 8 ! ), il cui prodotto definisce il rischio RB , il cui valore a sua volta contribuisce a definire la necessità del parafulmine e del suo livello di protezione.
Troveremo probabilmente, come già con mie valutazioni al momento solo personali ho riscontrato, ma che sto mettendo a disposizione di tutti, che l'entità del rischio che andiamo a valutare risulta invero incredibilmete errato in eccesso mediamente di 200 volte.
Risulta immediata la considerazione che non ha alcun senso andare a confrontare il valore del rischio individuato con tale procedura, se affetto da un tale esagerato errore medio, con il valore di confronto pari a 0,00001. Ad esempio se come spesso avviene il rischio calcolato con la procedura prevista dalla norma CEI 81-10, risulta di poco superiore, ad esempio 0,000016, si devono prevedere contromisure tali da ridurlo ad un valore accettabile, cioè inferiore a 0,00001. Il fatto è che, per quanto arriveremo a dimostrare, il valore mediamente più probabile del rischio che la situazione in esame presenta è 200 volte più piccolo di 0,000016, pari 0,00000008, cioè in effetti 125 volte inferiore del rischio accettabile.
In una tale situazione che contromisure dobbiamo prevedere?
Come tecnico mi vergogno un po' a prescrivere interventi costosi su queste basi. Qualcuno mi può aiutare ad interpretare la situazione?

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