In special modo si deve osservare che, come troppo spesso
accade, i sempre dovuti
approfondimenti relativi alla sicurezza ( D.Lgs 81/2008 ) non seguono di
pari passo gli sviluppi di impostazione impiantistica e tecnologica che al comparto
della produzione di energia fotovoltaica indubbiamente riconosciamo.
Ne è testimonianza l’arricchimento della guida CEI 82-25, “Guida
alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti
elettriche di Media e Bassa Tensione” sul tema della sicurezza elettrica da
garantire a tali impianti, nell’ambito dell’azione dei VVF e non solo, avvenuta
appena un anno fa.
C’è un altro aspetto generale legato alla sicurezza relativo
alla progettazione e alla realizzazione della struttura stessa delle reti di
trasferimento di potenza elettrica negli impianti medio - grandi, che non è
stato ancora preso in considerazione dalla prassi impiantistica corrente (
progettisti, studi tecnici di installazione elettrica, produttori di software
dedicati, … ) e nell’ambito tecnico
normativo ( Comitato Elettrotecnica Italiano, CEI ).
I rendimenti molto alti, notoriamente da garantire agli
impianti di generazione fotovoltaica, hanno imposto un sovradimensionamento
anomalo delle condutture elettriche.
I progettisti e gli installatori, forse anche dimenticando che esiste pur sempre una
scelta ottimale dal punto di vista economico della sezione dei cavi, che costituiscono le condutture di
trasferimento in BT delle potenze prodotte, non tengono ben conto che i
circuiti realizzati/da realizzare presentano una natura induttiva molto marcata,
di cui non si può non tenere conto soprattutto ai fini della sicurezza delle
persone e delle cose ( norma CEI 64-8 ). Il comportamento di tali circuiti è
poco trattato dalla letteratura corrente e appena accennato dalla normativa
tecnica. Esso può nascondere grosse sorprese e insidie.
Praticamente negli impianti medio - grandi il trasferimento
di potenza elettrica avviene per mezzo di trasformatori, condutture,
apparecchiature elettriche ( quadri ) e apparecchi ( interruttori ), che
possono inaspettatamente presentare caratteristiche tra loro incompatibili.
Queste note, cui ne seguiranno altre con maggiori dettagli,
vogliono segnalare la presenza di un rischio non riconosciuto, cui siamo tutti
tenuti a dare immediata risposta: nella mia veste di ingegnere, progettista,
verificatore, collaudatore, nonché ex insegnante e studioso appassionato di
impianti elettrici ritengo giusto/doveroso portare il mio contributo di
approfondimento e di miglioramento all’ottenimento della sicurezza, da tutti
invocato.