venerdì 8 giugno 2012

FULMINI, a norme CEI, ma non a regola d'arte ?

Con riferimento alla valutazione del rischio per la salute e la vita delle persone derivante dalle fulminazioni dirette e indirette, resto stupefatto della situazione, in cui noi tecnici ci troviamo.
La norma tecnica del Comitato Elettrotecnico Italiano ( CEI ) oggi in vigore, che informa sulla frequenza in Italia dei fulmini a terra da considerare per ottenere la corrispondente valutazione quantitativa del rischio è molto, molto datata.
Mi risulta invece che il SIRF disponga da molti anni ormai di dati relativi alla frequenza dei fulmini a terra in Italia  aggiornati e ben più affiodabili.
Perchè tali dati non sono diffusi?
Difficilmente i dati vecchi coincideranno con i nuovi. Obbligatoria quindi la seguente domanda: perchè tra i tecnici non vengono diffusi i dati aggiornati disponibili? E  grave che ciò non avvenga: o lavoriamo e viviamo in impianti non sicuri o spendiamo impropriamente risorse per difenderci.
Non mi pare una considerazione da sottovaluatare.
Cari colleghi, se ci sono dati più aggiornati, su quelli ci dovremmo basare per realizzare un impianto a regola d'arte !!
Sulla base di quanto esposto si potrebbero benissimo installare impianti realizzato a norme CEI, ma non a regola d'arte. Esiste l'impossibile.  Terremoto purtroppo docet!!