Ho inviato molti mesi fa una lettera al presidente dell'AEIT e una copia della stessa al presidente del CEI chiedendo al primo che fosse pubblicata sulla rivista AEIT, organo ufficiale dell'omonima associazione ( Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni ).
Nella lettera denunciavo, naturalmente con i debiti argomenti, la intrinseca debolezza dell'impianto giustificativo con il quale la norma CEI 81-10 chiede ai progettisti e ai tecnici del settore di verificare per le strutture sottoposte a rischio di fulminazioni dirette e indirette la necessità di procedere all'installazione di impianti di protezione e di limitatori di tensione molto costosi.
In una attesa ormai disperata di ricevere una qualche risposta pubblicherò presto il contenuto della mia denuncia ( L'IMPIANTO DI VERIFICA DELLA NORMA CEI 81-10 E' INCONSISTENTE, n. 2 ), allo scopo di conoscere sull'argomento il pensiero dei tanti colleghi che operano nel settore della protezione contro le scariche atmosferiche e che come me vorrebbero dare motivazioni razionali alle loro prescrizioni.
Data la rilevanza dell'argomento, che tratta aspetti importanti e diffusi della sicurezza di tutti, mi sembra molto grave il silenzio, che le autorità preposte sembrano voler mantenere sulla mia osservazione, non degnandomi di una parola.
Sto pensando di inviare le mie lamentele, per via gerarchica, alla sede AEIT Veneta, che sempre ha dato pronta risposta alle mie richieste.
sabato 1 novembre 2008
-L'IMPIANTO DI VERIFICA DELLA NORMA CEI 81-10 E' INCONSISTENTE, n. 1
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