Nell'atto n. 41/07 emesso dall'Autorità per l'Energia e per il Gas, emesso come documento per la consultazione dal titolo "Aspetti tecnici e procedurali delle connessioni di clienti finali alle reti elettriche di distribuzione in bassa tensione, non ho trovato alcun cenno al problema specifico della determinazione della potenza da impegnare nel caso tra le utenze siano presenti ascensori.
Da dove nasce la prassi generalmente seguita di impegnare con l'ente fornitore di energia una potenza decisamente superiore a quella messa in gioco a regime dal motore elettrico.
Non si tratta di un grosso problema termico, cioè di portata. Un interessante lavoro in proposito leggiamo in Tuttonormel n. 12/93 a firma del collega ing. Luciano Roccati, che richiamava il provvedimento CIP n. 36 del 14/5/79, per il quale solo per i motori elettrici sembra, secondo quanto indicato, chiedersi un sovradimensionamento del 75 % rispetto alla potenza di targa del motore.
Inserendo la designazione di tale provvedimento in Google non ho trovato risposta ?
Per gli ascensori oleodinamici non ci sarebbe alcun aumento.
Non sembra trattarsi di un problema di cadute di tensione. Tale aspetto comunque non l'ho visto mai trattato e mi sembra di poterlo escludere, come sorgente di attenzione particolare.
Noi siamo convinti che le vautazioni da fare possano essere molto diverse a seconda delle singole situazioni. Siamo convinti che già il dimensionamento proposto dal provvedimento CIP 36/79 sia esuberante.
Il fatto che ci spinge all'approfondimento della questione è che quando anche oggi abbiamo avuto occasione di mettere il naso sulle potenze impegnate abbiamo quasi sempre constatato un presunto notevole eccesso.
venerdì 7 novembre 2008
- CONTRATTO FORNITURA ENERGIA IN PRESENZA DI ASCENSORI N. 2
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