giovedì 21 agosto 2025

Novità - 8.IL PUNTO DELLA SITUAZIONE NELLA SELEZIONE DEGLI INTERRUTTORI DI PROTEZIONE DI BT IN CONDIZIONI DI APPLICAZIONE FUORI STANDARD

 

L’ambiente normativo ha proposto senza volerlo manifestare la soluzione prevista nel mercato nordamericano?

 

Le norme tecniche in vigore nel Nord America prendono in seria considerazione la concreta possibilità che il fattore di potenza della corrente di cortocircuito sia inferiore a quello convenzionale previsto per le prove in laboratorio degli interruttori[1]. Le stesse norme tecniche forniscono regole di comportamento nel caso le correnti ci cortocircuito siano caratterizzate da un fattore di potenza inferiore a quello convenzionale. I fattori convenzionali riportati nelle norme nordamericane non sono proprio gli stessi che compaiono nelle norme CEI EN IEC.   Le norme nordamericane danno in proposito anche indicazioni sui valori di declassamento del potere di interruzione nominale da considerare. Sono infatti messe a disposizione dei progettisti e dei quadristi tabelle, che indicano il declassamento da utilizzare nei casi critici in relazione al valore del fattore di cortocircuito con cui ci si deve confrontare e consentono di scegliere interruttori adeguati.  Di seguito un esempio di tabella[2].

  

Tavola -  Fattori di declassamento del potere di interruzione nominale degli interruttori

 

 

 

 

 % P.F. 

 X/R

 Poteri di interruzione nominali

 

 

 

 

 

 

 

 

 Interruttori scatolati

 

 

 

 Interruttori di tipo aperto

 

 

 

 I < e = 10 kA   

 I > 10 kA                       I < e = 20 kA

 > 20 kA

 

 Senza fusibili

 Con fusibili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

          50  

        1,73  

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

          30  

        3,18  

       0,847  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

          25  

        3,87  

       0,805  

 

       0,950  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

          20  

        4,90  

       0,762  

 

       0,899  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

       1,000  

 

          15  

        6,58  

       0,718  

 

       0,847  

 

       0,942  

 

       1,000  

 

       0,939  

 

          12  

        8,27  

       0,691  

 

       0,815  

 

       0,907  

 

       0,962  

 

       0,898  

 

          10  

        9,95  

       0,673  

 

       0,794  

 

       0,883  

 

       0,937  

 

       0,870  

 

       8,50  

      11,72  

       0,659  

 

       0,778  

 

       0,865  

 

       0,918  

 

       0,849  

 

            7  

      14,25  

       0,645  

 

       0,761  

 

       0,847  

 

       0,899  

 

       0,827  

 

            5  

      19,97  

       0,627  

 

       0,740  

 

       0,823  

 

       0,874  

 

       0,797  

 

 

Tabella in vigore nel mercato nordamericano, riportante i fattori di declassamento del potere di interruzione nominale degli interruttori in funzione del fattore di potenza della corrente di cortocircuito.

 

Il criterio di formazione della tabella sembra essere quello che ha ispirato i contenuti la guida italiana CEI 121-5. Probabilmente i costruttori di interruttori di BT statunitensi e canadesi hanno eseguito prove in laboratorio e condotto ragionamenti tali da garantire la bontà delle conclusioni esposte nella tabella.

Per dovere di informazione si deve però anche enfatizzare il fatto che il criterio fornito per superare l’ostacolo nella norma nazionale è stato pubblicato solo in seguito ad una forte richiesta di chiarimento proveniente dall’esterno dell’ambiente normativo e che l’ ambiente normativo nazionale non ha mai fatto sapere di aver adottato la procedura in vigore in Nordamerica. Peraltro è noto che le norme tecniche (ANSI, UL) in vigore nel Nord America relative alla costruzione e alle prove degli interruttori di protezione di bassa tensione sono diverse dalle norme IEC/EN/CEI, come è noto che non è facile un confronto tra queste e quelle[3].

Il progettista e i quadristi in Italia non devono certo assumersi la responsabilità di adottare la soluzione in vigore nel Nord America, peraltro un po’ in sordina e non spontaneamente proposta in alcuni documenti secondari del Comitato Elettrotecnico Italiano. Ciò quando gli stessi esperti normatori in Italia non sembrano interessati al problema e ad ogni suo approfondimento: la risposta data che ci sconcerta è che presso l’ambiente normativo non si sente l’esigenza di ulteriori chiarimenti e che la situazione pertanto può rimanere come sta.

 

 



[1] Già nell’anno 2001 presso l’American National Standard (ANSI) si approvava il documento IEEE Std 242-2001 (Recommended Practice for Protection and Coordination of Industrial and Commercial Power System), che in Table 7-7 forniva i “Short-circuit current multiplyng factor for circuit breakers”, indirettamente quindi i fattori di declassamento dei poteri di interruzione per valori del fattore di potenza inferiori a quelli standard previsti per le prove di laboratorio.

 

[2] Da “Power Distribution System”, EATON, August 2017, Sheet 01 053.

[3] Per di più i valori dei fattori di potenza di prova in cortocircuito per gli interruttori previsti dalle norme tecniche in vigore nel mercato nordamericano sembrano risultare diversi da quelli previsti dalle norme CEI (ad es. 0,15 contro 0,2) e non poco diverse risultano le tensioni di esercizio degli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione rispetto a quelle in vigore in Italia.

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