lunedì 23 dicembre 2019
Il problema del potere di interruzione e della sua relazione con il cosfi di prova nel mercato nordamericano
Sempre per cercare di dare un contributo alla soluzione del problema della scelta degli interruttori di protezione posti nei quadri di potenza situati immediatamente a valle dei trasformatori MT/BT riportiamo la seguente definizione, tratta da un articolo dal titolo " Application of New Technologies in Power Circuit Breakers with Higher Interrupting Capacity and Short Time Ratings ", autore Charles J. Nochumson, P.E. Cutler-Hammer, Inc. 601 Oakmont Lane, Suite 310 Westmont, IL, 60559, presentato at the 1999 IEEE IAS Pulp and Paper Industry Conference in Seattle, WA: © IEEE 1999.
"ANSI offers the following definition for Rated Short-Circuit Current for LVPCBs: Rated Short-Circuit Current for Unfused Circuit Breakers: The rated short-circuit current of an unfused circuit breaker is the designated limit of available (prospective) current at which it shall be required to perform its short-circuit current duty cycle (O-15s-CO) at rated maximum voltage under the prescribed test conditions. This current is expressed as the rms symmetrical value of current measured from the available current wave envelope at a time ½ cycle after short circuit initiation. Unfused circuit breakers shall be capable of performing the short-circuit current duty cycle with all degrees of current asymmetry produced by three-phase or single-phase circuits having a short-circuit power factor of 15% or greater (X/R ratio of 6.6 or less)."
Si chiede ai colleghi di tener presente quali sono le differenze tra la norma IEC ( CEI ) e quella ANSI relativa agli interruttori e come si dia rilevanza al valore del cosfi di prova 0,15 e al corrispondente rapporto X/R.
Si fa osservare anche come il cosfi di prova secondo la norma ANSI indichi un fattore di potenza di prova pari a 0,15, ben inferiore al valore 0,2 previsto nella norma IEC ( CEI ).
Vedremo in seguito come nel mercato nordamericano, al contrario di quanto accade in Italia, nell'indifferenza dei normatori e dei costruttori, il progettista sia supportato/giustificato nella corretta scelta dell'interruttore quando, come spesso accade, il cosfi della corrente di corto circuito presunta da aprire sia di poco o di tanto inferiore a quello di prova ( 0,15 ), che già è inferiore a quello ( 0,20 ) cui in Italia si riferisce il potere di interruzione. Si tratta evidentemente degli interruttori che presentano un più elevato potere di interruzione.
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