sabato 13 febbraio 2016

Progetto C.1170, CEI 64-8; V3; nuovo capitolo ( 8.1 ) della norma "efficienza energetica " Incredibile ! n. 2

Nella prima pagina del documento normativo si legge anche quanto segue:
" Essa ( la Parte di norma di nuova presentazione, Cap. 8.1 di CEI 64-8, ndr ) introduce le prescrizioni e le raccomandazioni per il progetto di un impianto elettrico nel quadro di un approccio di gestione dell'efficienza energetica per ottenere il miglior servizio permanente funzionalmente equivalente con il consumo di energia più basso e nelle condizioni di disponibilità di energia e di equilibrio economico più accettabili ( il significato delle ultime tredici parole mi risulta di difficile comprensione, ndr ).
Queste prescrizioni e raccomandazioni si applicano, all'interno della norma CEI 64-8, agli impianti nuovi  ed alla modifica degli impianti esistenti."

Subito sotto si legge ancora:
"PARTE COMMENTO
La conformità alle presente Parte non è condizione necessaria per il rispetto delle prescrizioni di sicurezza in conformità alle regole generali ( parti 1 - 6 ) della norma CEI 64-8".

La parte commento non fa parte del testo normativo.
Di qui la contraddizione:
Nel testo della norma CEI 64-8 si fa riferimento a possibili prescrizioni, a cui in quanto tali non si può sfuggire.
Solo nel testo di rango inferiore, che spesso manco si legge e cui non è detto ci si debba obbligatoriamente riferire, si ricorda che non è necessario osservare le prescrizioni della nuova Parte per il rispetto delle prescrizioni di sicurezza.
Personalmente vedo il progredire di una gran confusione: la norma come ha già fatto introducendo in sordina anni fa vari livelli prestazionali nel settore degli impianti elettrici oggi impone prestazioni di efficienza; essa supera l'ambito della sicurezza di cui ha da sempre chiaro e certo mandato.
In futuro pertanto il tecnico dovrà sempre ricordarsi di precisare in quale ambito dichiara la rispondenza alla regola d'arte e alla norma tecnica degli impianti elettrici.
Come si concilia la novità con il rispetto della legge 186/68 ? Tale legge certamente si riferiva, al tempo della sua pubblicazione, alla sicurezza e non ad altro.
Come si concilieranno le nuove regole CEI relative alla efficienza con le regole relative alla sicurezza?
Se già oggi l'installazione degli interruttori automatici a valle dei trasformatori di potenza è spesso problematica a causa del corrispondente non coerente cosfi, cui si riferisce secondo la norma di prodotto vigente il loro potere di interruzione, come dovrà comportarsi il progettista in futuro se volesse installare gli stessi interruttori a valle di "prescritti" nuovi trasformatori con migliori rendimenti, ma con ancor più bassi cosfi di corto circuito? In ogni caso il tecnico che optasse per un impianto  quasi  a regola d'arte in tema di sicurezza, dovrà sicuramente pagare la penale, per mancato raggiungimento  degli obiettivi di efficienza dell'impianto.
I normatori a danno dei progettisti e degli installatori impiegano pochi mesi a combinare guai e impiegano poi decenni per sanarli, se .....

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